Sonno dei bambini

La consulenza sul sonno ha l’obbiettivo di aiutare i genitori a comprendere meglio come funziona il sonno del proprio bambino e a trovare, insieme, soluzioni alle difficoltà che stanno vivendo.

Lo psicologo consulente del sonno non applica strategie predefinite ma costruisce un piano personalizzato calibrato sui bisogni specifici di quel bambino e di quella famiglia. Prende in considerazione non solo gli aspetti fisiologici legati al sonno, ma anche le dinamiche familiari e i vissuti personali che possono influenzarlo.

La consulenza può essere svolta anche durante la gravidanza, in un’ottica preventiva, per preparare il terreno a un sonno sereno dopo il parto.

Come si svolge la consulenza?

Durante il primo incontro invito i genitori a parlarmi delle difficoltà che incontrano. A partire dai loro racconti si esplora la situazione generale del bambino e della famiglia, ponendo particolare attenzione agli aspetti legati al sonno. Questo approfondimento permette di individuare eventuali fattori legati allo sviluppo del bambino o alle abitudini familiari che possano incidere sul sonno del piccolo. Una volta delineato il quadro della situazione, si concordano insieme ai genitori gli obiettivi da raggiungere e si costruisce un piano di intervento, con azioni e strategie mirate alla risoluzione del problema.

Gli incontri successici avvengono dopo circa 14 giorni dal primo incontro in modo da valutare i cambiamenti ottenuti e riadattare la strategia in caso di bisogno.

Il numero di incontri non è prestabilito poiché varia a seconda della situazione. Può bastare un incontro come può essere necessario un percorso più lungo di qualche mese.

La consulenza si svolge di solito con la coppia genitoriale e il bambino.

Ricevo in presenza, online oppure a domicilio

Esempi di problematiche affrontate

• Difficoltà di addormentamento: si addormenta solo in braccio, al seno, nel passeggino; si risveglia non appena viene adagiato nel lettino.

• Risvegli notturni frequenti, difficoltà a riprendere il sonno.

• Risvegli precoci al mattino.

• Pisolini diurni troppo brevi o difficili da gestire.

• Paure e incubi notturni.

• Gestire l’ora della nanna senza drammi.

• Arrivo del fratellino: gestire il sonno con più figli.

• Insonnia infantile.

• Spostamento nel lettino o in cameretta.

• Inserimento del papà nella routine nanna.

• Interruzione delle poppate notturne.

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